L'utilizzo di strumenti GIS per la ricerca geofisica e per la sorveglianza sismica

Autori

  • Fawzi Doumaz Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Via di Vigna Murata, 605, 00143 Roma Italia
  • Stefano Salvi Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Via di Vigna Murata, 605, 00143 Roma Italia
  • Stefano Vinci Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Via di Vigna Murata, 605, 00143 Roma Italia
  • Laura Colini Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Via di Vigna Murata, 605, 00143 Roma Italia

Parole chiave:

GPS, elementi geotettoni, superficie terrestre

Abstract

L'INGV costruisce e gestisce numerose reti di monitoraggio a livello nazionale e regionale per lo studio dei fenomeni geofisici, geologici e geochimici. Componente del servizio nazionale di protezione civile, gestisce i servizi di sorveglianza sismica e vulcanica in convenzione con il Dipartimento della Protezione Civile. La quasi totalità  dei dati prodotti e analizzati all'INGV è di tipo territoriale, ovvero distribuito geograficamente sulla superficie della Terra (ad es. elementi neotettonici) oppure al suo interno (ipocentri di terremoti) o ancora nell'atmosfera che la circonda (sondaggi elettrici verticali). Spesso si tratta di dati che hanno anche un'evoluzione nel tempo, rappresentabili quindi con serie temporali discrete (campionamenti geochimici) o quasi continue (misure GPS).

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Pubblicato

2007-04-17

Come citare

Doumaz, F., Salvi, S., Vinci, S., & Colini, L. (2007). L’utilizzo di strumenti GIS per la ricerca geofisica e per la sorveglianza sismica. GEOmedia, 11. Recuperato da https://www.mediageo.it/ojs/index.php/GEOmedia/article/view/702

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